Da qualunque angolazione lo si guardi è un Bologna che incanta, e pazienza se in alcune circostanze la squadra non è bella come l’anno scorso, le costanti sono la tenacia e la solidità che Motta ha impresso come marchio di fabbrica ai rossoblù.
Se ripercorriamo le prime tredici giornate, le prestazioni davvero sopra le righe sono state offerte contro Juventus, Inter e Fiorentina, e almeno per un tempo contro Empoli e Frosinone, per il resto tanta consapevolezza nei propri mezzi e un gruppo compatto che ha fatto muro senza mollare nemmeno un centimetro, dimostrandosi ostico per chiunque. Questa è la vera forza che Thiago ha trasmesso ai suoi giocatori e che ad oggi ha permesso loro di cogliere, dopo un terzo di campionato, il quinto posto in classifica a pari merito con la Roma.
Tutto ciò nonostante i non banali infortuni occorsi a Saelemaekers (non ancora calatosi completamente nella nuova realtà, ma siamo certi che saprà dimostrare il suo valore), Posch, Lucumí, El Azzouzi, Karlsson, Bonifazi e Orsolini, senza contare il lungodegente Soumaoro che rientrerà solo a gennaio. Il mercato, seppur completato in extremis, sembrava proprio averci restituito una squadra di tutto rispetto, quindi siamo sorpresi fino ad un certo punto dai risultati ottenuti: nella passata stagione il rodaggio e il record di punti (54), nell’attuale la definitiva crescita.
Quanto ai singoli, Skorupski ha acquisito ulteriore sicurezza, ciò è dovuto anche ad una difesa che gira a dovere (appena 10 le reti subite) nella quale Beukema giganteggia e presto Lucumí si riprenderà il posto da titolare, supponiamo con lo spostamento a sinistra di Calafiori in luogo di Kristiansen: è un piacere ammirare all’opera il ragazzo di scuola Roma, vera e propria rivelazione che può legittimamente aspirare alla maglia azzurra già in ottica Euro 2024.
Di Zirkzee c’è poco da dire: l’olandese è veloce di gambe e di testa, ha una tecnica sopraffina, per i difensori avversari è difficile da arginare, e se dovesse andare avanti a segnare con continuità… Non ci lanciamo in paragoni azzardati e poco utili, ma se Joshua non avrà flessioni dettate dalla giovane età non potrà che far parlare egregiamente di sé. E comunque in questo BFC è quasi ingiusto soffermarsi sui singoli, perché tutto l’organico gira che è una meraviglia e dà proprio l’impressione di divertirsi ed esaltarsi, anche nei momenti di sofferenza.
Europa? Non è ancora tempo di pronostici, per centrare un obiettivo così importante bisogna mantenere altissimi i giri del motore fino al termine della stagione, ma siamo dell’idea che l’entusiasmo che finalmente si respira nell’ambiente vada alimentato, non trattenuto: il popolo felsineo deve gòdere al massimo, per dirla alla Motta.
Una partita per volta, come da dichiarazione standard dei calciatori nelle interviste post gara, ma al momento la sensazione è che sino all’ultimo questo Bologna resterà nelle posizioni che contano e come minimo riuscirà a migliorare i 54 punti del già ottimo campionato 2022/23.
Mario Sacchi
© Riproduzione Riservata
Foto: Getty Images (via OneFootball)