Un calciatore che ha vinto cinque campionati tedeschi e una Coppa del Mondo non avrà certo bisogno dei nostri consigli. Ma se proprio ci tenesse a saperlo, vorremmo raccontargli cosa si è perso tenendo in sospeso per un mese il Bologna e alla fine perdendo la possibilità di giocarci. Bologna, caro Mats, è stata la piazza italiana che più ha dato agli over 30 come te. La scelse Roberto Baggio, trentenne nel 1997, e si regalò un Mondiale e altri sette anni di carriera ai massimi livelli, segnando il maggior numero di gol in una singola stagione (22). Sulle sue orme andò Beppe Signori l’anno seguente, partendo dalla stessa età ma da una condizione fisica quantomai precaria: eppure anche lui dal BFC ha ricavato sei anni di carriera in più, con 84 gol in 178 partite.
Non andò bene a Theodoros Zagorakis, trentatreenne neo campione d’Europa con la Grecia nel 2004, preso come «Baggio dell’Egeo» e finito nell’oblio di una stagione drammatica, terminata con la retrocessione. Ma che Bologna per i trentenni sia una regola (con le dovute eccezioni che la confermano) ce l’ha detto Marco Di Vaio, con cui avrai parlato non poche volte in queste settimane. Se vi siete intesi bene, avrai capito che quando arrivò sotto le Due Torri a 32 anni, scartato dal Genoa, non era certo nel miglior momento della sua carriera. Eppure proprio qui ha firmato le sue cose migliori, ricalcando quasi gli stessi numeri di Signori (66 gol in 148 partite) e regalandosi oltretutto altri due anni in Canada con lo stesso presidente.
E dopo di lui ci fu tempo di riscoprire anche Alberto Gilardino, che tanto finito non era, se in serbo aveva ancora 42 gol in Serie A, di cui 13 segnati nel suo unico campionato in prestito al BFC. Trent’anni compiuti aveva anche Emanuele Giaccherini, che ben due volte sfidasti nel 2016 con la maglia della Nazionale, altro giocatore rimpatriato con successo grazie alla cura rossoblù. Tornando invece agli stranieri, l’ultimo della lista è stato Marko Arnautovic, 32 primavere al momento dello sbarco trionfale in via Indipendenza, ripescato con fatica dal dorato dimenticatoio cinese e reso uomo copertina da 25 reti in 58 presenze.
Insomma, caro Hummels, la speranza è di sfidarti in Champions contro una squadra di alto rango. Perché se così non dovesse accadere, non vorremmo vivere il rimpianto che potresti provare tu, ad aver snobbato un club e una città che ti avrebbero fatto re sulla fiducia, solo sulla base del tuo prestigioso curriculum. A Bologna basta davvero poco per farsi amare, e qui avremmo perdonato subito anche il tuo mese di tentennamenti. Peccato, Mats. Noi un altro difensore centrale lo troveremo, questo è sicuro.
Luca Baccolini
© Riproduzione Riservata
Foto: Getty Images (via OneFootball)