I soli 2 punti raccolti dal Bologna nelle ultime 3 gare di campionato hanno fatto storcere più di qualche naso, generando critiche perlopiù immotivate in termini di gestione delle partite, degli uomini e dei risultati stessi. Immotivate, sì, perché fermarsi a livello numerico alle ultime 3 giornate significa voler per forza trovare un pretesto per attaccare l’ottimo lavoro di Thiago Motta e il rendimento avuto dalla squadra sotto la sua guida.
L’asticella delle pretese, sotto il profilo delle vittorie e delle prestazioni, si è alzata proprio grazie all’egregio operato di Motta e al rendimento avuto dal Bologna, ma questo non può e non deve rivelarsi un boomerang per i protagonisti: il tanto chiacchierato «sogno europeo» è in realtà figlio delle vicende extra campo della Juventus e di numeri rossoblù, come vedremo, difficilmente migliorabili. Infatti questo organico, piaccia o meno, non è strutturato per raggiungere un obiettivo del genere, e l’illusione di poter davvero competere per un traguardo così ambizioso rischia di essere unicamente foraggio per critiche a dir poco fuori luogo.
Ecco dunque alcuni dati e numeri significativi che fanno capire la bontà del lavoro svolto da Thiago durante il suo primo semestre sotto le Due Torri.
Fuori dalle prime 7 meglio solo il Monza – Sono 31 i punti raccolti nei 21 match della gestione Motta: solo il Monza, a quota 33 e anch’esso interessato dal subentro di un nuovo allenatore (Raffaele Palladino) a partire dalla 7^ giornata, è l’unica squadra davanti ai rossoblù in questa speciale classifica che attualmente non staziona nelle prime 7 posizioni del campionato. In tale graduatoria il Bologna è 8° al fianco di Atalanta e Fiorentina: ciò significa che, Monza a parte, i felsinei hanno fatto meglio delle restanti compagini medio-piccole del torneo.
Girone di ritorno e 2023 formato Europa – È dall’inizio del girone di ritorno che il Bologna sembra aver aumentato il proprio passo: sono infatti 14 i punti raccolti nelle prime 8 giornate della seconda parte di stagione e, nella virtuale classifica del ritorno, i rossoblù occupano una nobilissima 5^ piazza assieme alla Fiorentina, davanti a big del calibro di Roma, Atalanta e Milan. Allargando la visione al solo 2023, il BFC deve ‘accontentarsi’ del 7° posto con 18 punti al fianco di Atalanta, Monza e Fiorentina.
Due punti a partita contro le medio-piccole – Può certamente restare impresso qualche inciampo interno, come il pareggio contro la Cremonese o le sconfitta con Empoli e Monza, ma se ci si sofferma sul rendimento del Bologna contro le squadre fuori dalle prime 7 posizioni si scoprono i ben 27 punti raccolti nelle 14 sfide di questo tipo. I conti sono presto fatti: un ritmo di 2 punti a gara che non lascia troppo spazio alle interpretazioni.
Mai rassegnati, anzi – Nelle 21 partite con Thiago in panchina, per 10 volte i felsinei sono andati inizialmente in svantaggio, e in 5 di queste occasioni sono poi usciti dal campo con in tasca un risultato positivo, per un totale di 11 punti recuperati. Sintomo di carattere, capacità di reazione, intelligenza nel gestire i momenti delle partite e consapevolezza dei propri mezzi: se le idee sono chiare e l’autostima è alta, un gol subito è un ostacolo aggirabile, non insormontabile.
Attacco nella media, ma… – Sono 26 le reti realizzate nelle 21 sfide di campionato dall’era Motta, un dato non eccezionale che colloca comunque il Bologna al 10° posto. Un valore certamente influenzato al ribasso alla luce dell’emergenza punte con cui Thiago convive, in particolare, dalla ripresa del campionato: 7 partite su 12 senza Arnautovic, 6 su 12 privo di Zirkzee, 4 su 12 in assenza di entrambi. Senza dimenticare i complicati rientri dai rispettivi infortuni, ragion per cui il mister ha fatto di necessità virtù provando ad ovviare in altra maniera.
Fase difensiva registrata nel post Mondiale – Il computo totale dei gol subiti sotto la guida di Motta dice 27, ovvero 9^ difesa del torneo, ma il dato è ancor più importante dalla ripresa del campionato: sono infatti 11 le reti incassate nelle ultime 12 gare, e ancor meglio il Bologna ha fatto negli 8 match del girone di ritorno (solo 6 al passivo). Dunque 4^ miglior difesa nell’intero 2023, in compagnia della Fiorentina, e 3^ miglior difesa nel ritorno sempre a braccetto con la formazione gigliata e l’Inter.
Senza dimenticare tutto ciò che non finisce, almeno direttamente, nei numeri e nelle statistiche: cifra tecnica espressa in campo, prestazioni di livello, un corposo numero di giocatori valorizzati o rivalutati. Alla luce di tale scenario la domanda sorge spontanea: sul piano delle critiche, non bisognerebbe forse avere un maggior senso della misura?
Riccardo Rimondi
© Riproduzione Riservata
Foto: Getty Images (via OneFootball)