Il Bologna non riesce a ritrovarsi: 4 punti in 8 partite, tanta confusione e una classifica sempre più modesta
Il Bologna non vede più la luce. Oggi ci si attendeva un segnale, o meglio tre punti, per dirla senza girarci troppo attorno. Non è stato così, ma non è solo questo che lascia rammarico, quanto piuttosto un’altra prestazione deludente che ha fatto scivolare i rossoblù in un cono d’ombra preoccupante: 4 punti sui 24 disponibili negli ultimi 8 incontri e la vittoria che manca dal 22 dicembre, quando il Mapei Stadium venne espugnato 3-0. Attenuanti poche: di fronte, con tutto il rispetto, c’era l’Empoli, reduce anch’esso da diversi risultati modesti (3 pareggi e 3 sconfitte) che ne hanno frenato un campionato esaltante fino a metà dicembre. In sintesi, il momento migliore per affrontare gli uomini di Andreazzoli. E invece nulla.
Bologna che fatica tremendamente a riprendersi, che in zona gol incide pochissimo e che, anche a causa di problematiche varie (comuni però a molti club: COVID, infortuni e Coppa d’Africa), si ritrova ora con gli stessi punti dell’anno scorso ma un tredicesimo posto in classifica rispetto all’undicesimo del 2020/21, nonostante un girone d’andata più che discreto. E quindi prova modesta, lungo periodo avaro di soddisfazioni, squadra in confusione e un allenatore che sembra davvero arrivato a fine ciclo.
Con tutta la buona volontà del mondo, un paio di tiri in porta non possono bastare per rallegrare un ambiente caduto di nuovo in depressione. È altresì vero che c’è una partita da recuperare, ma nessuno si aspetta particolari sorprese dal match contro la capolista Inter. Sabato prossimo, intanto, la Lazio all’Olimpico per limitare i danni e portare a casa la ‘buccia’. Pessimismo cosmico? No, è solo che al momento la delusione prevale sulla fiducia.
Mario Sacchi
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