Un vero e proprio tour de force attende il Bologna nel mese di gennaio, al rientro dalla lunga sospensione dettata dai Mondiali in Qatar: nell’arco di 23 giorni (dal 4 al 27) i ragazzi di Thiago Motta scenderanno in campo 6 volte, a conti fatti circa ogni 4 giorni, per un rush di notevole intensità che potrebbe dire tanto sui restanti mesi della stagione calcistica.
I compiti più probanti, almeno riguardo al campionato, attendono immediatamente il BFC alla ripartenza: Roma e Atalanta, in rapida successione tra il 4 e il 9 gennaio, sono avversarie di rango superiore rispetto ai rossoblù, due compagini teoricamente destinate a raggiungere un piazzamento europeo. Non imbattibili, però: la Roma di Mourinho non basa di certo la sua forza e i suoi risultati sul predominio del gioco, mentre l’Atalanta di Gasperini non pare più essere quella ortodossa ammirata nelle scorse annate, in grado di soffocare in giro per il campo molte delle rivali affrontate, ma accetta anche lunghe fasi di difesa posizionale.
La trasferta del 15 gennaio in casa dell’Udinese anticiperà di pochi giorni il successivo viaggio all’Olimpico per sfidare la Lazio in Coppa Italia (giovedì 19 gennaio): dopo un inizio di stagione strabiliante, da vertigini, la truppa di Sottil sta pian piano scendendo in un territorio di classifica più consono al suo valore. Ciò non toglie nulla al percorso di una squadra capace di offrire un calcio più coraggioso e propositivo rispetto a quello schematico e prevedibile delle ultime stagioni.
Conosciamo la Coppa Italia: il formato è poco attraente e molto accomodante verso le solite note, ma la competizione non verrà snobbata. Indicative in tal senso le parole rilasciate da Giovanni Sartori nel giorno della presentazione ufficiale come nuovo responsabile dell’area tecnica: perché non tentare di farsi strada nel torneo con bravura e un pizzico di fortuna? Certo il cliente biancoceleste non è dei più comodi: possesso palla, manovra avvolgente ed efficacia offensiva sono i punti di forza della formazione di Sarri, ma in una partita secca tutto può succedere.
Dopo la seconda trasferta romana, spazio ad un doppio impegno casalingo, quello più ghiotto almeno sulla carta: il 23 gennaio la Cremonese di Alvini arriverà al Dall’Ara, stesso viaggio compiuto dallo Spezia di Gotti il 27. I lombardi sono ancora fermi al palo in termini di vittorie ma non sbandano quasi mai, anzi, hanno il merito di restare dentro alle gare sino alla fine. Zero fronzoli, invece, per i liguri: squadra fisica, quadrata e poco spettacolare, questa la ricetta scelta dal tecnico veneto per centrare la salvezza.
Il calendario di gennaio è dunque denso di impegni ma ben distribuito per quanto concerne il tenore delle avversarie da sfidare: due di livello superiore, una dello stesso segmento di classifica e due di livello inferiore. Ecco dunque che i 23 giorni del prossimo mese potrebbero rappresentare una cartina di tornasole della seconda parte di campionato che attenderà il Bologna, un periodo importante in cui valutare la capacità di coniugare gioco e risultati, confermando i miglioramenti messi in mostra nelle settimane precedenti Qatar 2022.
Riccardo Rimondi
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