Destino ha voluto che a forza di paragonare Vincenzo Italiano a Thiago Motta, dopo 11 partite di campionato il primo abbia ottenuto gli stessi punti del suo predecessore, e pure con lo stesso assortimento di risultati (4 vittorie, 6 pareggi, una sconfitta). È inevitabile che si continuerà a paragonarli ancora, un po’ come si fa quando si cambia fidanzata/o, professore/essa, banca o consulente finanziario. Ma nel fare paragoni non dimentichiamoci che il Motta dell’anno scorso, a novembre, navigava libero da pressioni, aspettative e paragoni ingombranti. Che invece oggi, e chissà per quanto ancora, rimangono tutti sulle spalle di Italiano.
Questi 18 punti, insomma, ‘pesano’ molto di più, e vanno trattati con tutto il rispetto possibile. Perché Italiano li ha ottenuti non solo in una situazione ambientale più condizionante rispetto a quella di un anno fa, ma li ha presi con molte meno frecce al suo arco: oltre a non disporre di Zirkzee, Calafiori e Ferguson, fin qui il nuovo tecnico ha dovuto rinunciare anche ai loro successori, giacché Dallinga, Erlic/Casale e il sostituto dello scozzese non si sono ancora visti. All’attuale mister, se proprio si deve imputare qualcosa, va ascritto un esordio in Champions privo di gioie, almeno sul piano dei risultati. Ma di contro gli va riconosciuto il merito di non essersi fatto intralciare da questa difficile e logorante competizione, che al Bologna toglie più di quanto non offra.
Aver tenuto il timone dritto in Serie A, non esser rimasto vittima degli oscillogrammi emotivi tra coppa e campionato, aver saputo ritrovare in Castro un centravanti di riferimento credibile dopo Zirkzee, queste sono le cose di cui esser grati per ora all’ex allenatore viola. Il quale sta dando l’impressione di aver solamente iniziato il processo di ‘italianizzazione’ del BFC, visto che buona parte degli acquisti estivi è ancora largamente inutilizzata. Col mercato di gennaio che inizia a intravedersi all’orizzonte, non è un parziale da sottostimare.
Luca Baccolini
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)