Le avversarie del Bologna nella Champions League 2024-2025: alla scoperta del Liverpool
Una di quelle storie da raccontare ai propri nipotini: il Bologna che mette piede ad Anfield. E non per un’amichevole, bensì per un incontro ufficiale nella competizione più importante, quello contro il Liverpool valido per la 2^ giornata della nuova fase campionato di Champions League, che per i rossoblù è cominciata il 18 settembre con uno 0-0 interno con lo Shakhtar Donetsk. L’appuntamento è per domani alle 21.
STORIA – Il Liverpool, fondato nel 1892 a 14 anni di distanza dalla nascita dell’altro club cittadino, ovvero l’Everton, ha una storia da far tremare le vene e i polsi: 67 trofei ufficiali di cui 53 nazionali, dietro soltanto al Manchester United come numero di affermazioni domestiche, e 14 internazionali, che la rendono la squadra inglese con più trionfi al di fuori dai propri confini. Per rendere meglio l’idea: 6 Champions League, 3 Coppe UEFA, 4 Supercoppe Europee, 1 Mondiale per Club, 19 Premier League, 8 FA Cup, 10 Coppe di Lega e 16 Community Shield.
Ancor più impressionante la lista dei nomi che hanno indossato la gloriosa maglia dei Reds, complicatissima da stilare alla luce del rischio di lasciar fuori qualche big: i portieri Clemence, Dudek e Grobbelaar, i difensori Carragher, Hansen, Neal, Smith e Whalen, i centrocampisti Barnes, Callaghan, Gerrard, McManaman e Xabi Alonso, gli attaccanti Dalglish, Hunt, Keegan, Fowler, Owen, Rush e Torres. Ne mancano eccome all’appello, e non potrebbe essere altrimenti.
ATTUALITÀ – Incredibile a dirsi, vista l’immensa bacheca, ma la Premier League nella parte rossa di Liverpool è rimasta una chimera per 30 anni esatti: tanto è passato, infatti, dal penultimo (1990) all’ultimo successo (2020). Nel mentre, però, non sono mancate le gioie internazionali, come la Coppa UEFA vinta nel 2001 grazie al golden gol contro l’Alavés o l’incredibile Champions League del 2005, conquistata rimontando da 0-3 il Milan in quel di Istanbul per poi avere la meglio ai rigori.
Qualche gioia in meno a cavallo degli anni Dieci del nuovo millennio, ma l’avvento di Jurgen Klopp nel 2015 ha riposizionato nuovamente ai vertici i Reds: oltre alla suddetta Premier League anche 3 finali di Champions dal 2018 al 2022, tra cui quella vinta nel 2019 nel derby inglese contro il Tottenham. Senza dimenticare, nei 9 anni del tedesco ad Anfield, una Supercoppa Europea, un Mondiale per Club, un Community Shield, 2 Coppe di Lega e una FA Cup.
STAGIONE E SQUADRA – Proprio l’annata in corso è la prima post Klopp per il Liverpool: un compito oneroso per il nuovo tecnico, il 46enne olandese Arne Slot, arrivato in estate dal Feyenoord. Più possesso e un calcio meno verticale rispetto all’illustre predecessore, all’interno di un sistema di gioco che varia tra il 4-2-3-1 e il 4-3-3.
A sua disposizione una rosa formata da senatori del calibro di Alexander-Arnold, Alisson, Salah e Van Dijk e dalla nuova guardia rappresentata da Elliott, Gravenberch, Jones e Szobozslai, senza dimenticare i vari Gakpo, Luis Diaz, MacAllister e Nuñez (ma anche Chiesa): c’è solo l’imbarazzo della scelta in un organico da 923 milioni di euro di valore complessivo, oltre il triplo rispetto a quello del Bologna (281).
Inizio di stagione quasi perfetto per i Reds: 8 vittorie in 9 partite ufficiali, col solo scivolone interno in Premier League contro il Nottingham Forest che comunque non intacca il primo posto in solitaria a quota 15 dopo 6 giornate. Completano questo gran inizio la manita al West Ham in Coppa di Lega e il 3-1 con cui i ragazzi di Slot si sono sbarazzati del Milan a San Siro all’esordio in Champions League, punteggio persino stretto per quanto visto nel corso della gara. Inutile quindi sottolineare che per il Bologna sarà durissima, anche se talvolta il calcio è capace di regalare sorprese ai limiti dell’incredibile.
Riccardo Rimondi
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Foto copertina: Dan Mullan/Getty Images (via OneFootball)