Le avversarie del Bologna nella Champions League 2024-2025: alla scoperta del Monaco
In Champions League si torna finalmente al Dall’Ara, dopo le due trasferte oltremanica: doppio turno casalingo per il Bologna, a cominciare dalla sfida di domani sera contro il Monaco, in programma alle 21 e valida per la 4^ giornata della fase campionato.
Situazione di classifica chiara per il BFC, ora 29°: un solo punto, ottenuto all’esordio contro lo Shakhtar Donetsk, e ancora nessun gol all’attivo, dati che ad oggi non aiutano in ottica playoff. Senza girarci troppo attorno: le speranze di accedere al turno successivo passano dalle sfide interne con Monaco e Lille. Calcolatrice e graduatoria alla mano, servono almeno 4 punti per non staccarsi troppo dal 24° posto e tenere vivo il sogno.
STORIA – Il 2024 rappresenta l’anno del centenario per il Monaco, fra i club più antichi della Federcalcio francese (la fondazione è del 23 agosto 1924): il palmarès annovera 8 Ligue 1, 5 Coppe di Francia, 1 Coppa di Lega e 4 Supercoppe nazionali.
Tantissimi calciatori di spessore sono transitati dal Principato di Monaco: solo per limitarsi agli ultimi trent’anni troviamo campioni del calibro di Thierry Henry, David Trezeguet, Fabien Barthez, Ludovic Giuly, Fernando Morientes, Dimitar Berbatov, Yaya Touré, Radamel Falcao, James Rodriguez, Bernando Silva e Kylian Mbappé. In chiave rossoblù menzione speciale per Marco Di Vaio, tra le fila monegasche nella stagione 2006-2007, Andrea Raggi, in maglia biancorossa dal 2012 al 2019, e Francesco Guidolin, alla guida della squadra nell’annata 2005-2006.
La storia internazionale del Monaco si sviluppa essenzialmente a partire dagli anni Novanta con l’avvento in panchina di Arsene Wenger: nessun trofeo ottenuto ma l’ingresso nel gotha del calcio europeo grazie alla finale di Coppa delle Coppe nel 1992, alle due semifinali di Champions League nel 1994 e 1998 e alla semifinale di Coppa UEFA raggiunta nel 1997. Il punto più alto in Europa, però, viene raggiunto nella Champions League 2003/04: Lokomotiv Mosca, Real Madrid e Chelsea soccombono al cospetto dei biancorossi, che si arrendono solo in finale davanti al super Porto di José Mourinho.
ATTUALITÀ – Nel 2011 il Monaco conosce l’onta della retrocessione in Ligue 2 e dopo vent’anni deve fare i conti con una situazione complicata, dentro e fuori dal campo: a risollevarne le sorti è il magnate russo Dmitry Rybolovlev, che rileva il club e in poco tempo lo riporta ad essere protagonista in Ligue 1 e sui palcoscenici internazionali. Già nel 2015 i biancorossi raggiungono i quarti di Champions League, ma è nel 2017 che i monegaschi vivono la loro miglior annata recente, aggiudicandosi la Ligue 1 a discapito del PSG e arrivando per la quarta volta nella proprio storia in semifinale di Champions, eliminati ancora una volta dalla Juventus.
L’annata 2023/24 ha visto il Monaco protagonista solo in patria, e il secondo posto raggiunto dalla formazione di Adolf Hutter (austriaco classe 1970 con una carriera di tutto rispetto) è valso il ritorno nella massima competizione continentale a distanza di cinque anni dall’ultima volta.
STAGIONE E SQUADRA – Inizio davvero positivo in Champions League: 7 punti ottenuti grazie allo scalpo di prestigio del Barcellona (superato 2-1) e al netto successo per 5-1 contro la Stella Rossa sempre allo stadio Louis II, il tutto intervallato dal pareggio in extremis sul campo della Dinamo Zagabria (2-2). Un signor rendimento per una squadra partita in quarta fascia e che ora si candida con autorità ad un posto fra le prime 24.
Buon inizio anche in Ligue 1 per i ragazzi di Hutter, con 20 punti dopo 10 giornate ed il secondo posto in compagnia del Marsiglia. Da registrare però il recente doppio k.o. incassato per mano di Nizza e Angers, che ha inevitabilmente comportato l’allontanamento dalla capolista PSG.
Il valore complessivo dell’organico biancorosso si assesta attorno ai 358 milioni di euro, 82 in più rispetto ai 276 del Bologna: tra i giocatori principali troviamo il mediano svizzero Zakaria (ex Juventus, ora ai box causa infortunio) e il suo connazionale attaccante Embolo, il trequartista russo Golovin, l’esterno offensivo giapponese Minamino (ex Liverpool) e il centravanti americano Balogun (scuola Arsenal, pure lui infermeria). Molta attenzione andrà riposta anche sul talentino di casa Akliouche, classe 2002, ala destra dotata di una tecnica formidabile. Per il BFC, insomma, un impegno meno gravoso dei precedenti ma tutt’altro che semplice.
Riccardo Rimondi
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Foto copertina: asmonaco.com