La famigerata lista UEFA ha fatto prepotentemente e fisiologicamente capolino nei vari discorsi locali legati al mercato estivo del Bologna: si tratta di un aspetto da non sottovalutare per provare a capire come si muoverà l’area tecnica rossoblù da qui al 1° settembre.
Come funziona la cosiddetta ‘Lista A‘ per le competizioni UEFA? Quali sono i principali paletti da rispettare? Quale la situazione attuale del BFC e quali i possibili riflessi sulle trattative? Abbiamo provato a rispondere a queste domande nella maniera più chiara e semplificata possibile.
REGOLAMENTO: la Lista A, quella principale nei tornei UEFA, dev’essere redatta e sottoposta prima al vaglio della propria federazione di riferimento e in seguito inoltrata alla UEFA: essa varrà infatti per la prima fase della coppa a cui si prenderà parte, con la possibilità di apportare alcune modifiche per le fasi successive.
Come nel caso dell’elenco per la Serie A, al suo interno vi devono figurare 25 giocatori. Ma quali sono i principali vincoli e parametri stringenti?
1) Almeno 3 portieri tra Lista A e Lista B* (di cui almeno 2 nella in Lista A).
1-bis) In caso di lungo infortunio di uno dei 2 portieri (stop documentato di almeno 30 giorni), ecco la possibilità di inserire temporaneamente un nuovo estremo difensore per garantire il numero minimo richiesto di 2. Si tratta dell’unica deroga concessa dalla UEFA in termini di modifiche alla Lista A.
2) Almeno 8 dei 25 giocatori devono essere cresciuti in un settore giovanile italiano e, sempre di questi 8, almeno 4 devono essere cresciuti nel club che presenta la lista UEFA. Qualora non fosse possibile rispettare (in parte o del tutto) questi parametri, il numero massimo di 25 verrebbe di conseguenza ridotto in maniera proporzionale.
3) Rispettati tali vincoli, non sussistono altri parametri per i restanti giocatori. Diversamente dalla Serie A non c’è alcun vantaggio legato alla giovane età: ad esempio Castro, che in Italia non occuperebbe posto nei 25 in quanto under 22, in Europa riempie uno slot dei 17 giocatori ‘liberi’.
La cosiddetta ‘Lista B‘ è l’elenco modificabile e consegnabile prima di ogni partita europea riservato ai calciatori nati dal 1° gennaio 2003 in avanti e che hanno fatto parte del club per un periodo ininterrotto di 2 anni dal 15° anno d’età in poi.
SITUAZIONE ATTUALE: come sarebbe dunque composta ad oggi un’ipotetica Lista A del Bologna nelle competizioni UEFA? Ne abbiamo formata una, prendendo in esame tutti quei calciatori che dovrebbero rientrare nei piani della società (in MAIUSCOLO i nuovi acquisti).
Giocatori ‘liberi’ (17) – Aebischer, Beukema, Castro, DALLINGA, El Azzouzi, Ferguson, Freuler, HOLM, Karlsson, Lucumí, Lykogiannis, MIRANDA, Moro, Ndoye, Odgaard, Posch, Skorupski (P).
Giocatori ‘cresciuti in casa’ (4) – Bagnolini (P), Corazza, Ravaglia (P), Urbanski (calciatori formati da un club e tesserati per lo stesso club per 3 stagioni intere o per 36 mesi tra i 15 e i 21 anni d’età).
Giocatori ‘cresciuti nella federazione’ (4) – CAMBIAGHI, De Silvestri, Fabbian, Orsolini (calciatori formati da una federazione e tesserati per un altro club della stessa federazione per 3 stagioni intere o per 36 mesi tra i 15 e i 21 anni d’età).
POSSIBILI RIFLESSI SUL MERCATO
Dai giocatori ‘liberi’ abbiamo escluso Ilic: per il serbo possibile uscita in prestito nelle prossime settimane. I 17 posti al momento tutti potenzialmente occupati implicano che qualsiasi nuovo acquisto che la società volesse inserire in lista andrebbe a sostituire uno degli elementi già presenti: da valutare dunque il sacrificio di qualcuno in chiave Champions o se da qui in poi ad ogni acquisto corrisponderà una cessione. E il pensiero non può che correre a Hummels: chi farebbe posto in elenco all’esperto difensore tedesco?
Dai giocatori ‘cresciuti in casa’ abbiamo escluso Raimondo: l’acquisto di Dallinga rischia infatti di relegarlo al ruolo di quarta punta dietro all’olandese, Castro e Odgaard, ragion per cui il classe 2004 potrebbe accettare una sistemazione altrove per trovare più spazio. Qualora invece Raimondo decidesse di rimanere in rossoblù, potrebbe figurare nella già citata Lista B.
Nessuna eccedenza per quanto riguarda i giocatori ‘cresciuti nella federazione’: l’eventuale acquisto di un calciatore cresciuto in Italia andrebbe però a richiedere uno slot tra quelli ‘liberi’, a meno che il club non decida di escludere uno dei 4 elementi di formazione italiana.
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Foto: bolognafc.it