Mihajlovic come Guidolin, media punti di 1,53 a partita
Chi farà i gol di Verdi? Chi imposterà il gioco senza Pulgar? Chi prenderà le redini della squadra senza Mihajlovic? Chi giocherà al posto di Dijks da qui a marzo? Fortuna che il calcio (fenomeno socio-sportivo-culturale complesso e stratificato, e per questo molto più affascinante dello sci o del lancio del giavellotto) si solleva più in alto dei singoli problemi imposti dalla quotidianità. Il Bologna non aveva un solo motivo a favore per chiudere al nono posto il 2019. Eppure ora è là dove s’era prefissato di stare a fine stagione. Come a dire: da adesso in avanti bisogna solo consolidare quanto è stato seminato. Cosa non scontata, certo, ma almeno non si dovrà rincorrere a perdifiato come l’anno scorso.
Sommando i due blocchi di 17 giornate tra l’ultimo campionato e quello presente, il Bologna di Mihajlovic viaggia alla media di 1,53 punti a partita, frutto di 52 punti in 34 partite. Era dal campionato 2001-2002 che non si vedevano questi numeri: in panchina all’epoca c’era Francesco Guidolin, che solo la nostra miopia ha sbrigativamente relegato nel girone dei reprobi (ma del resto, anche Giuseppe Gazzoni passò gli stessi guai dopo aver speso miliardi per i vari Baggio, Signori e Cruz). A guardare la classifica, vien da sorridere ripensando a chi sosteneva apoditticamente che per il bene della squadra si sarebbe dovuto trovare una guida stabile (quale, poi?), non condizionata dalla malattia. Noi non abbiamo mai avuto dubbi: ogni domenica in cui Mihajlovic scende sul campo è come se partissimo già dall’1-0.
Luca Baccolini
© Riproduzione Riservata
Foto: Getty Images