Il Bologna si è qualificato per gli ottavi di finale di Coppa Italia, e naturalmente già questa è una buona notizia, ma a mio parere c’è un aspetto ancor più importante da sottolineare: Motta ha scelto di dare spazio a giocatori che finora ne avevano avuto meno, tenendo fede a ciò che ha sempre sostenuto. Fin da quando è arrivato sotto le Due Torri, infatti, ha ribadito quanto sia fondamentale far sentire tutti coinvolti. E a differenza di altri allenatori che si limitano a sostenerlo ma in una gara secca preferiscono affidarsi ai titolari, ieri Thiago ha dato seguito alle sue parole schierando contemporaneamente Ravaglia, Bonifazi, Moro, Fabbian, Karlsson, Ndoye e Van Hooijdonk. Il nostro mister sta davvero riuscendo a far sentire tutti importanti, e questo oltre a contribuire a mantenere alto il morale del gruppo è senza dubbio funzionale, perché come sappiamo gli infortuni si nascondono dietro l’angolo e poter contare su alternative pronte e motivate è decisivo.
Motta ha dimostrato una volta di più grande personalità: c’era tanta pressione riguardo il passaggio del turno, e in parecchi avrebbero preferito vedere all’opera il ‘Bologna A’, dando più peso alla partita di coppa rispetto al prossimo turno di campionato contro la Lazio. Per quanto anch’io fossi convinto dell’importanza di approdare agli ottavi, non mi trovava per niente d’accordo l’idea di far giocare al martedì gli stessi ragazzi che venerdì sarebbero stati chiamati a sfidare una big, per quanto un po’ attardata in classifica. Gli atleti hanno bisogno anche di rifiatare, oltre al turnover tecnico va considerato quello fisico, e a due pedine come Ferguson e Zirkzee, ad esempio, una serata di riposo ha sicuramente giovato.
È proprio grazie alle energie risparmiate in coppa che il Bologna può prepararsi ad affrontare l’undicesima giornata di Serie A con minore stanchezza nelle gambe, pensando anche che dopo gli uomini di Sarri i rossoblù dovranno fronteggiare un’altra avversaria di valore come la Fiorentina. Inoltre non va dimenticato che lo spogliatoio è una grande famiglia e tutto ciò che contribuisce a cementare la squadra è soltanto positivo. A Casteldebole il gruppo c’è, è forte e lo si vede da tante piccole cose: penso ad esempio a come tutta la squadra ha festeggiato il primo gol italiano di Van Hooijdonk, con capitan De Silvestri nelle vesti di speaker del Dall’Ara.
Le buone risposte che Thiago si è portato via dal match contro l’Hellas sono numerose, e il mister se le è meritate tramite il coraggio delle sue scelte, che io avrei difeso a prescindere dal risultato finale ma che chiaramente, alla luce del passaggio del turno e dell’ennesimo clean sheet, risultano ancor più piacevolmente vincenti.
Pepè Anaclerio
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