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Opinioni e fatti: il Bologna tra i club di A che hanno speso di più sul mercato. E tra difesa e centrocampo non è finita qui

Bologna, approvato il bilancio al 30 giugno 2024: perdita scesa da 16,3 a 10,4 milioni, ricavi saliti da 82,8 a 103,8 milioni

Ph. Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

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Entusiasmo, dubbi, riserve e insoddisfazione: tutto lecito quando si parla di calciomercato. Non si possono invece discutere l’operatività dell’area tecnica del Bologna e l’impegno economico profuso dalla società: i 48,50 milioni di euro (fonte Transfermarkt) investiti a vario titolo tra riscatti e nuovi acquisti fanno del BFC uno dei primi cinque-sei club di Serie A per spese effettuate. Di contro qualcuno potrebbe rispondere presentando i circa 60 milioni netti, anch’essi a vario titolo tra cessioni e riscatti altrui, finiti nelle casse felsinee: fermo restando che quest’ultimo dato è un merito enorme e sottolinea la costante capacità di tutta la struttura sportiva di valorizzare i calciatori e venderli creando sempre plusvalore, non bisogna dimenticarsi che il mercato rossoblù è ancora in divenire, dunque sono previste ulteriori spese utili a rendere ancor più competitivo su tre fronti la rosa a disposizione di Vincenzo Italiano.
A tal proposito: un nuovo difensore arriverà di sicuro e l’esborso si aggirerà attorno ai 15 milioni, mentre il centrocampista è collegato ad un’uscita da un reparto che ad oggi conta 7 elementi: l’indiziato pare essere uno tra Nikola Moro e Oussama El Azzouzi, vedremo se per fare posto ad una mezzala che possa sostituire Lewis Ferguson almeno fino al suo rientro (oltre a Giovanni Fabbian e Kacper Urbanski) o ad un mediano da affiancare all’instancabile Remo Freuler. Motivazioni tecnico-tattiche suggerirebbero l’uscita dal primo, sfruttando la duttilità e i margini di crescita del secondo, ma l’eventuale arrivo di offerte sostanziose (il Feyenoord ci sta pensando) potrebbe portare il Bologna a privarsi del marocchino, peraltro alle prese con un problema al ginocchio.
In ogni caso, se dopo il gong del 30 agosto si vorranno fare accostamenti e paralleli bisognerà prendere in esame non la squadra di maggio 2024 ma quella di settembre 2023 a mercato chiuso, sì molto promettente ma con diversi giocatori ‘incognita’ (tra cui proprio Riccardo Calafiori e Joshua Zirkzee) che poi si sono rivelati pedine fondamentali. Certo, ora è cambiato il ‘manico’ e oltre a campionato e Coppa Italia c’è la Champions League da affrontare, le fasi di transizione sono sempre delicate la stagione si preannuncia bella tosta, ma il recente passato rossoblù insegna che un po’ più di equilibrio, lucidità e fiducia non guasterebbero affatto.

Riccardo Rimondi

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Foto: Getty Images (via OneFootball)