Orsolini, la sfida dell’ex per tornare a cavalcare l’onda rossoblù
Quella di stasera contro l’Atalanta non sarà una partita come tutte le altre per Riccardo Orsolini. Il neo capitano del Bologna, infatti, non ha dimenticato la sua – seppur breve – parantesi con gli orobici, in cui ha militato per soli sei mesi prima di passare a titolo definitivo ai rossoblù. Lo aveva ricordato nel ritiro estivo di Valles, quando si facevano già insistenti le voci che lo davano come nuovo leader del gruppo, complice la convalescenza di Ferguson e la sua lunga militanza sotto le Due Torri. In quella conferenza stampa tra le montagne altoatesine ‘Orso’ aveva ricordato tutte le esperienze della sua carriera, dall’esordio tra i ‘grandi’ con l’Ascoli, la squadra della sua città natale, fino al passaggio all’Atalanta, grande culla per allevare talenti. Pareva una splendida rampa di lancio, invece nella prima parte della stagione 2017/18 raccolse la miseria di 8 presenze senza mettere a referto neppure un gol.
«Capii presto che non avrei trovato spazio, quindi iniziai a cercare un nuovo palcoscenico su cui potermi mettere in luce: arrivò l’occasione del Bologna e la presi al volo», ipse dixit. Dopo sette anni, possiamo affermare con orgoglio che la scelta di Riccardo è stata ampiamente premiata. In 223 presenze complessive col BFC, Orsolini ha siglato 57 reti e fornito 27 assist, numeri che ne fanno uno dei totem indiscussi della squadra. Vero, nelle ultime uscite l’esterno ascolano è apparso un po’ in ombra, ma la gara odierna sembra offrire i giusti ingredienti per mettere a segno una prestazioni delle sue, quelle che gli hanno permesso di andare in doppia cifra negli ultimi due campionati.
A luglio, sempre in quel di Valles, il numero 7 aveva dichiarato di sentirsi come un surfista, pronto a cavalcare la grande onda di una delle stagioni più emozionanti nella storia del Bologna. Un successo stasera varrebbe un bel salto in classifica, una riconferma domenica prossima nel derby emiliano col Parma significherebbe tornare già a respirare aria d’Europa, quell’Europa che lui per primo si è conquistato sul campo a suon di gol, dribbling e giocate di qualità.
A 27 anni Orsolini sta vivendo la fase della maturità calcistica e di certo la proposta di Italiano, dove gli esterni offensivi sono costantemente sollecitati e chiamati a prendersi molte responsabilità, sembra davvero calzargli a pennello. La concorrenza non manca e non mancherà (Iling-Junior in primis, ma anche Ndoye eventualmente schierato sul suo piede forte e Odgaard adattato in quel ruolo), ma per ‘Orsonaldo’ questo non è mai stato un problema. Sia da titolare che da subentrato, il suo contributo è assicurato. E c’è chi è pronto a scommettere che anche quest’anno, sulla fascia destra, ne vedremo delle belle.
Giuseppe Mugnano
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)