Oggi niente pro e contro (peraltro ormai inesistenti), si cambia registro. Questo Bologna ci sta facendo vivere un’annata talmente spettacolare e piena di episodi indimenticabili che a volte i tanti pezzi andati via via al loro posto mi sembrano il frutto di una sceneggiatura perfettamente congegnata.
Penso al campo, alle ultime partite in cui i felsinei erano talmente più forti degli avversari che, come supereroi un po’ sbruffoni, si sono cacciati da soli nei guai per dare un po’ di vantaggio ai ‘nemici’ di turno. Contro Sassuolo e Lazio sono finiti sotto, contro Lecce e Verona hanno provato a regalare un gol, e ieri si sono nuovamente divertiti a illudere l’Atalanta di poter essere mandati al tappeto.
Penso anche ai fattori esterni, ad esempio il cielo sopra il Dall’Ara che si tinge di rossoblù a suggellare la vittoria proprio sulla Dea all’andata. Penso alle note di Cremonini e Dalla che quella sera (e non solo) riempiono lo stadio immerso in un tramonto che brilla dei suoi colori sociali, e non posso fare a meno di credere che una scena del genere condurrà ad un lieto fine.
D’altronde il presidente Saputo l’aveva promesso: in dieci anni avrebbe riportato il Bologna ai fasti di un tempo, alle zone di classifica che gli competono. Di vicissitudini questa squadra ne ha vissute a non finire ma proprio sul più bello, quando tale promessa era molto più probabile venisse smentita dai fatti e dal tempo che trascorreva inesorabile, ecco che gli eroi sono saliti in cattedra e hanno riacceso l’entusiasmo di un pubblico che fino a quel punto del film, più di una volta, aveva rischiato persino l’abbiocco.
A capo di cotanta brigata di idoli del grande schermo, che vanno già ringraziati per le innumerevoli emozioni regalate indipendentemente da come si concluderà la pellicola, c’è poi una figura a metà strada fra il saggio e lo stregone, uno con delle illuminazioni vincenti che nulla hanno a che fare con la fortuna. Motta sta azzeccando qualunque decisione, tiene in pugno sia il gruppo che le partite, e quando l’intensa e accurata preparazione settimanale non basta sa aggiustarne in corsa il destino, muovendo le sue pedine da grandissimo stratega.
«Siete al cinema», si canta sugli spalti quando lo spettacolo ammirato in campo è talmente bello da sembrare frutto di una regia. Qui a Bologna è dalle prime battute del campionato 2023-2024 che siamo al cinema, ma la cosa più bella è che in questa splendida storia non ci sono effetti speciali: è tutto, meravigliosamente, vero.
Pepè Anaclerio
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Foto: Getty Images (via OneFootball)