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Un velo pietoso su certi commenti post Frosinone. È ancora lunga e bisogna credere alla Champions, ma questo Bologna merita solo gratitudine

Un velo pietoso su certi commenti post Frosinone. È ancora lunga e bisogna credere alla Champions, ma questo Bologna merita solo gratitudine

Ph. bolognafc.it

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Facciamo tutti un bel respiro, riappropriandoci dell’ossigeno che per un istante è mancato a una città intera quando Ndoye ha gettato alle ortiche una palla dal sapore di Champions. È chiaro e comprensibile che quella doppia occasione gridi ancora vendetta, a maggior ragione dopo aver visto l’Atalanta cadere a Cagliari, ma questo comunque non giustifica il tenore di certi commenti apparsi nelle ultime ore, soprattutto sui social.
Affermare che ai blocchi di partenza per il Bologna si prospettava un campionato sperabilmente a ridosso delle big e che qualsiasi piazzamento europeo sarebbe stato oro colato, non è un semplice esercizio di retorica e neppure un modo per cautelarsi da una delusione nel caso in cui alla fine ai rossoblù sfuggisse il treno Champions: è, né più né meno, la sacrosanta verità. Non si riesce a comprendere, allora, il disfattismo letto in Rete e ascoltato sotto i portici in questi giorni da parte di alcuni tifosi (fortunatamente una minoranza, seppur rumorosa), che dopo Frosinone hanno intonato il de profundis.
Chi oggi non riesce a saziarsi con uno 0-0 in trasferta sul campo di una formazione che sta battagliando per conservare la categoria e ha permesso ai felsinei di guadagnare un punto su Atalanta, Fiorentina e Lazio, avvicinando di un metro il traguardo europeo, in questi mesi ha fatto così tanta strada sul carro di Motta e dei suoi ragazzi da essersi evidentemente dimenticato il punto di partenza. Ai primi di agosto, infatti, Thiago si presentò ai microfoni dicendo che la squadra, in quel momento, non era competitiva per la Serie A. Certo, fu una strategia per chiedere rinforzi dal mercato e si può pensare che nemmeno il mister avesse una visione così negativa della rosa a sua disposizione, ma quelle parole ci riportano tutti coi piedi per terra e fungono da promemoria: se in seguito sono arrivati 58 punti in 31 partite, significa che è stato fatto qualcosa di straordinario.
A meno di crolli imprevisti, a fine campionato il BFC strapperà quasi certamente un pass per l’Europa, resta solo da capire quale. Una notizia del genere la scorsa estate sarebbe stata accolta con entusiasmo, invece oggi a qualcuno strappa una smorfia di sufficienza, come se la Conference League fosse sempre stata l’obiettivo minimo e la squadra non avesse fatto nient’altro che il proprio dovere. Se il ranking UEFA sorriderà alla Serie A (manca solo la matematica) e i posti in Champions per le italiane saranno cinque, c’è una discreta probabilità che i rossoblù centrino al primo colpo l’Europa stellata, migliorando di almeno quattro posizioni la classifica dell’anno scorso: sarebbe una soddisfazione impagabile, anche alla faccia dei tanti giornalisti e commentatori che stanno già smantellando il nostro organico immaginandone i prezzi più pregiati in diaspora verso le solite big, ma il fatto che oggi sia un obiettivo alla portata non deve sminuirne il valore.
Saputo promise un Bologna di cui essere orgogliosi e quello di oggi, che a meno di due mesi dal termine è più vicino alla Juventus terza che all’Atalanta sesta, lo è senza ombra di dubbio. Per quanto di buono fatto finora, i giocatori sono sicuramente i primi a fare ben più di un pensiero alla Champions League, hanno davanti sette ‘finali’ per mantenerla e bisognerà sostenerli fino all’ultimo istante chiedendo loro l’ultimo sforzo che coroni una stagione superlativa. Anche per lasciare nel dimenticatoio in cui meritano di stare alcuni sgangherati commenti post Frosinone, sentiamoci tutti parte di questa splendida storia sportiva e facciamo nostra la mentalità di Motta: resettiamo il passato e pensiamo solo a riempire il Dall’Ara per la sfida di sabato sera contro il Monza. Sosteniamo il Bologna come merita, perché a questa squadra bisogna solo stare vicini ed essere grati.

Fabio Cassanelli

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Foto: Getty Images (via OneFootball)