È oltremodo irritante la situazione in cui si trova il Bologna a livello mediatico, come sottolineato anche dall’a.d. Claudio Fenucci non più tardi di due settimane fa: «Mi infastidisce il fatto che i media accostino i nostri calciatori ad altre squadre: c’è tanto rumore attorno ai nostri ragazzi, ma il Bologna è una società solida che non ha nessuna intenzione di modificare radicalmente questo gruppo, anzi, la volontà è di proseguire sia con l’allenatore che coi giocatori. C’è una prospettiva a lungo termine, pertanto vivo tali accostamenti con sensazioni non piacevoli, ma sono sicuro che questo abbia un effetto limitato sulla squadra: sono tutti concentrati sul lavoro quotidiano».
Da tempo il BFC è finito nel tritacarne della stampa, delle TV e della radio nazionali, che non mostrano il minimo rispetto per il cammino che i rossoblù stanno compiendo e per i traguardi che comunque devono ancora essere raggiunti. Siamo consapevoli che quando si diventa ‘importanti’ si balza agli onori della cronaca, ma stavolta si è trovato il modo di calpestare ciò che di positivo andrebbe invece rimarcato. Un elogio a Motta, due a Zirkzee e tre a Calafiori ci stanno eccome, non ci sta un continuo ‘massacro’ che vede il club felsineo nei panni della vittima sacrificale: chissenefrega del Bologna e dei suoi tifosi, l’importante è mandare il tecnico e tutti i pezzi pregiati della rosa nelle cosiddette ‘grandi’, quelle che fanno letture e audience, se ne faranno una ragione quei ‘poveretti’ che nel frattempo propongono un calcio sontuoso e stanno disputando un campionato memorabile. Peraltro, aggiungiamo noi, senza mai lamentarsi di nulla, comportamento sconosciuto in altri ambienti (Daniele De Rossi, uno a caso, sta ‘piangendo’ ininterrottamente da due settimane).
Anche l’ultimo degli opinionisti, ripescato dall’oblio in cui era terminato, si cimenta in pronostici tanto avventati quanto irrispettosi: «Escludo che (fate un nome a caso, sono tutti nella stessa posizione) possa restare a Bologna». Il nostro vuole pertanto essere uno sfogo, crediamo comprensibile, verso un mondo calcistico impazzito: giornali che tengono bordone a questa o a quella società, siti improbabili che spuntano come funghi solo per diffondere fake news, pay TV che ‘dimenticano’ come l’abbonamento mensile non venga pagato solo dai tifosi di Inter, Juventus e Milan. La speranza, dunque, è che Thiago continui a distanziare se stesso e i suoi ragazzi da voci, sussurri e malelingue, tenendo tutti sul pezzo come fatto finora per andarsi a prendere un posto in Champions League. Alla faccia loro! A bocce ferme ci sarà poi modo di rispolverare e vivisezionare ogni notizia sparata, vera o presunta, con nomi e cognomi. Ora testa solo a Bologna-Udinese, 90 minuti determinanti come del resto lo saranno i successivi 360.
Mario Sacchi
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