Undici gol e cinque assist: guardando solo ai freddi numeri, trovare un altro Zirkzee non sarà impossibile
Quella di Joshua Zirkzee al Manchester United verrà tramandata (Calafiori-Arsenal permettendo) come la cessione più onerosa della storia rossoblù, almeno a livello nominale (senza considerare, quindi, il 40% della plusvalenza da destinare al Bayern Monaco). Mai, nei 115 anni di vita del Bologna, un calciatore aveva lasciato Casteldebole per il corrispettivo di 42,5 milioni di euro. È difficile immaginare un’operazione così lucrosa senza la cornice in cui si è realizzata: il BFC formato Champions ha subito alzato la valutazione dei suoi pezzi pregiati, l’effetto ‘insegna sulla bottega’ che avevamo già rilevato nell’Atalanta targata Sartori. E va bene che Zirkzee aveva già una clausola fissata a 40 milioni, ma poi bisogna anche trovare chi è disposto a raggiungere – o addirittura a superare – quella soglia senza nulla eccepire.
L’aspetto sensazionale di tutta questa vicenda è che l’olandese è stato appunto acquistato per 42,5 milioni senza aver fatto reali sfracelli: 11 gol (come Pinamonti, solo per citarne uno) e 5 assist (come Luvumbo, Miranchuk, Sanchez ecc.). Ed è questo che alla fine deve consolare il tifoso più inconsolabile: un altro calciatore dallo stesso rendimento numerico di Zirkzee non sarà impossibile da rintracciare nel mercato europeo. Certo, perdere l’attaccante di riferimento non è mai indolore, specie se si parla di un ragazzo dalla tecnica sopraffina. Ma in fin dei conti un’estate fa eravamo nella stessa identica condizione. Fu proprio Zerocinquantuno a far notare che essersi liberati di Arnautovic – e del suo pesantissimo ingaggio – avrebbe potuto schiudere le potenzialità di Joshua. E così è stato. Ora, in attesa di volti nuovi, toccherà a Castro, il più vicino in linea di successione, dimostrare di essere all’altezza del compito.
Ultima annotazione per chi si sta ancora strappando i capelli: Zirkzee è un fenomeno nato ed esploso sotto la stella di Thiago Motta. Per ora c’è solo un campionato, l’ultimo, a riprova del suo enorme talento. Decidere (o meglio accettare) di rinunciare a lui nell’anno in cui si cambia la guida tecnica della squadra è quanto di più sincronizzato e razionale si possa immaginare. A patto di sostituirlo con un centravanti all’altezza.
Luca Baccolini
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Foto: Getty Images (via OneFootball)
