Vedrete cosa diventerà Svanberg…
Fino a qualche mese fa se ne parlava relativamente poco, o comunque a corrente alternata, di questo ragazzo svedese classe 1999. Adesso però, e forse anche finalmente (visto ciò che si è sempre detto di lui), si sta imponendo come uno dei giovani più interessanti e importanti dell’organico rossoblù. Non si è mai perso d’animo Mattias Svanberg, fin dal suo arrivo a Bologna il 5 luglio 2018. «Direi di essere pronto per la Serie A, anche se non mi aspetto di giocare tanto fin da subito», dichiarò alcuni giorni dopo in conferenza stampa nel ritiro di Pinzolo, eppure sotto la gestione Inzaghi il campo lo vide eccome, prima di finire un po’ nel dimenticatoio con Mihajlovic, durante l’epica rincorsa verso la salvezza dell’inverno-primavera 2019.
Nella scorsa stagione 27 presenze complessive e un gol, all’ultima giornata contro il Torino, rispondendo in maniera matura, attraverso i fatti, a qualche punzecchiata paterna di Sinisa (insieme a Skov Olsen e Orsolini faceva parte del trio che, secondo il mister, si doveva svegliare). Poi, complici le pesanti defezioni di Medel e Poli, Mattias è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante seppur in un ruolo, quello di mediano, non propriamente suo. Tecnica, lucidità, fisico («ma può e deve usarlo meglio», sempre Miha dixit), ottimo tempismo negli inserimenti e un gran tiro, quello che sotto le Due Torri gli avrebbe permesso di andare a segno altre quattro volte, se in tre di queste occasioni non si fosse messo in mezzo il VAR.
Ci avevano visto bene i dirigenti felsinei, prelevandolo in patria dal Malmö per 4,5 milioni di euro e continuando sempre a crederci, consapevoli del suo potenziale («vedrete cosa diventerà Svanberg» è una frase arrivata spesso alle nostre orecchie). Due anni fa si vociferava persino di un apprezzamento particolare del connazionale Zlatan Ibrahimovic, che pare lo avesse segnalato al suo club di allora, il Manchester United. Oggi sul numero 32, che intanto ha già disputato 3 partite e segnato una rete con la Nazionale maggiore, l’occhio attento della Premier League c’è ancora, ma il Bologna non sembra intenzionato a privarsene, lo confermano le due allettanti offerte arrivate dall’Inghilterra in estate e prontamente rispedite al mittente.
Nel frattempo, la sua fidanzata Alice Magnusson lo ha raggiunto nel capoluogo emiliano, cosa che avrà sicuramente agevolato e reso più sereno l’ambientamento di Svanberg alla nuova realtà. Ma a trarne giovamento è stata anche la squadra femminile del BFC, perché come ormai noto pure Alice gioca a pallone e lo fa alla grande: trequartista col 10 sulle spalle, gol e assist a profusione, un vero lusso per la Serie C. «Come mi vedo da qui a quattro-cinque anni? Spero di essere diventato un calciatore importante con la maglia del Bologna, di aver mostrato a tutti quello che so fare», confessò Mattias proprio a Zerocinquantuno durante la sua prima intervista italiana. Che dire, la strada intrapresa sembra quella giusta, sia per lui che per la sua dolce – e talentuosa – metà.
Claudia Aldrovandi
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