CORRIERE DI BOLOGNA
NICO A RISCHIO E VIOLA DA RODARE
Bologna, Medel ritorna in mezzo. Contro il Milan il cileno a centrocampo e Binks confermato al centro della difesa. Viola si presenta: «Mi mancano sette esami per la laurea in Psicologia. È un percorso di studio e crescita personale che mi ha molto aiutato, anche in campo».
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Il difensore belga ha già fatto gol a Inter e Lazio: «Sinisa è un maestro, da piccolo ero un attaccante. I capelli? Sono di mia mamma. Da piccolo mio padre mi rasava a zero, non voleva che in campo mi si notasse per i riccioli. Ora voglio segnare anche al Milan. Tomiyasu? Il suo tragitto è un esempio: giocava in Belgio, ora è all’Arsenal: bravo lui ma anche il Bologna a scoprirlo».
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Musa racconta il dramma del COVID: «L’ho preso in forma pesante, facevo fatica a respirare. In campo ne ho risentito, grazie alla squadra per essermi stata vicina». Sinisa pensa a Medel se Dominguez dovesse rimanere fuori. Ecco Viola, quasi dottore: «Studiare psicologia mi ha molto aiutato, ora mi mancano sei-sette esami. Avevo offerte in B o all’estero ma ho aspettato e ho fatto bene. So adattarmi ad ogni modulo». Oddo: «Per svoltare davvero servirebbero tre Arnautovic. Orsolini mi piace sempre, ma forse ha bisogno di cambiare aria».
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NICO: «BOLOGNA, FACCIAMO UNA STAGIONE DA 8»
La carica di Dominguez: «Fin qui ci meritiamo un 7, possiamo restare in alto». Domani arriva il Milan: «Ho un problemino, ma voglio esserci». La testa sul presente: «Le voci di grandi club non mi interessano: io voglio crescere qui, amo questa città. Con la mia ragazza abbiamo scelto di vivere in centro». Viola si presenta: «Sono qui perché è la più grande occasione della mia carriera. Mi alzo presto per studiare, sto per laurearmi in Psicologia». Ha due tatuaggi: uno in faccia per coprire una vecchia cicatrice e uno su Freud. Jerdy, dove eravamo rimasti? Schouten è pronto. Ultima partita il 22 agosto, poi l’inizio di un calvario. Ora, dopo il rientro in gruppo, l’olandese vuole giocare.
Foto: Getty Images