CORRIERE DI BOLOGNA
UNA SCIARPA ROSSOBLÙ SULLA BARA. IL SALUTO AL PRESIDENTE GAZZONI
Presenti la moglie Grazia Marchi e i tre figli Idarica, Tommaso e Orsola. L’omaggio di ‘Beba’, storico ultras che lo contestò in TV: «Se non l’avessi salutato così, stasera non avrei preso sonno». Sul feretro una corona con la scritta ‘I ragazzi della Curva Andrea Costa’ e una sciarpa del gruppo Vecchia Guardia. La messa in ricordo: la speranza è di farla il 24 maggio in San Domenico con i tifosi nell’omonima piazza.
MIGLIAIA DI MASCHERINE PER GIOCATORI E STAFF
Pasti in albergo e pullman sanificato: il Bologna si prepara per la ripresa degli allenamenti. Il rinvio del ritorno in campo rende le date del campionato quasi obbligate, per stare dentro al 2 agosto fissato da FIGC e UEFA come limite: si dovrebbe tornare a giocare nel periodo 10-14 giugno. Nei prossimi giorni il preparatore rossoblù Marchesi studierà sedute da proporre ai vari calciatori per avvicinarsi al 18 maggio.
GAZZETTA DELLO SPORT
SORIANO: «BOLOGNA È IL FUTURO. E MIHAJLOVIC SEMBRA UN FRATELLO MAGGIORE»
L’interno scatenato: «Sbagliamo troppi gol. Questa squadra è forte e merita molto di più. Di primo impatto Sinisa mi pareva uno di quelli coi quali non riesci a discutere. Sbagliato. Con lui ci si parla eccome. E si impara. Dicono che il calcio sia un mondo privilegiato, e va bene. Ma il calcio tutto non è solo chi corre. È pure un bel po’ di gente che in questo momento è senza lavoro e non guadagna. Nazionale? Se succede io ci sono. Ma decide Mancini, si dice così? Ho un contratto fino al 2023 e qui sto veramente alla grande. Al momento non vado oltre quella data ma una cosa è certa: non voglio nemmeno altro». Ieri l’ultimo saluto a Gazzoni. Gli sarà intitolata una tribuna al Dall’Ara.
REPUBBLICA
IL BOLOGNA RIMANE SENZA PALLONE
Il nuovo decreto ha moltiplicato le perplessità sulla ripartenza della Serie A, coi diversi pareri tra Federcalcio e medici sui protocolli per la sicurezza. Nessuno sperava più di riaprire il 4 maggio, ma anche sul 18 aumentano i dubbi. Ieri in Certosa l’ultimo saluto a Gazzoni, riservato ai familiari stretti. E in mascherina. Gli amici: «Senza virus saremmo stati in migliaia a salutarlo, come avrebbe meritato». La Curva Andrea Costa lascia sciarpa e corona di fiori sulla bara.
RESTO DEL CARLINO
ADDIO A GAZZONI, IL DOLORE DI MOGLIE E FIGLI
Cerimonia intima nel silenzio della Certosa. L’affetto dei familiari, i medici che l’hanno avuto in cura e l’ultras ‘Beba’ con la sciarpa rossoblù deposta sul feretro. Mihajlovic non vede l’ora di ripartire: «Arrivo presto». L’ha annunciato ieri in collegamento su Sky con Cesare Cremonini, «uno dei miei cantanti preferiti». Dijks ha già iniziato ad allenarsi a casa sua. I compagni di squadra potrebbero imitarlo nei parchi pubblici, in attesa di farlo a Casteldebole.
Foto: Imago Images