La Prima guerra mondiale è finita. Nel 1918 il Bologna conta sei calciatori e altrettanti soci morti sui campi di battaglia; il settimo atleta, la talentuosa mezzala Guido Alberti, era rimasto vittima della famigerata febbre spagnola il 25 settembre durante un ricovero in un ospedale militare di Padova. In questi mesi tormentati si leva alto il canto del violoncello dell’inglese Edward Elgar: il suo Concerto per violoncello e orchestra (qui proposto con il giovane connazionale Sheku Kanneh-Mason come solista) contiene gli accenti lirici ed eroici di un periodo di dolore, da sublimare nell’arte.
Luca Baccolini
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