Sembra l’eco di una detonazione il modo in cui si apre il Concerto per violino dello svedese Wilhelm Peterson-Berger. Ma subito dopo lo scoppio, il violino attacca il suo tema, lirico fino allo spasimo, e così durerà per tutto la performance, senza quasi mai staccarsi dall’archetto. È un canto alla vita che non dimentica le ombre del recente e doloroso passato.
Così il 12 ottobre 1919, dieci anni dopo il suo atto fondativo, risorge anche il Bologna, che torna in campo contro il Gruppo Sportivo Bolognese nel campionato di Prima Categoria, girone unico emiliano (con l’aggiunta del Mantova). La vittoria assicura il passaggio ai turni successivi, le semifinali nazionali. E qui i rossoblù fanno un altro mezzo miracolo, andandosi a piazzare al secondo posto ex aequo col Novara, dietro alla grande Internazionale che poi vincerà lo scudetto. È una nuova alba. E da lì ad un anno si avrà la conferma che non si è trattato di un effetto ottico.
Luca Baccolini
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Foto: Collezione Lamberto e Luca Bertozzi