Com’è dolce il suono della vittoria, soprattutto se è la seconda. Nel 1929 il Bologna di Hermann Felsner si laurea campione d’Italia a quattro anni di distanza dalla prima volta. È un successo più netto, quello contro il Torino, ottenuto ancora al termine di uno spareggio. E proprio in quel periodo Maurice Ravel scrive il suo capolavoro, il Concerto per pianoforte e orchestra in Sol maggiore. Con il suo indimenticabile secondo movimento, Adagio assai, che sembra portarci in uno stato di sospensione assoluto, come i protagonisti di molti quadri di Chagall.
Luca Baccolini
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